E’ qui in assoluto che la “medicina dolce”, la medicina senza chirurgia, trova la sua applicazione.
Può essere una cura, ma è soprattutto prevenzione.
Per fare un esempio,.... se vogliamo affrontare il progetto di ringiovanimento di un distretto così importante come quello del volto (che è il nostro biglietto da visita) con metodiche meno invasive, possiamo associare una terapia iniettiva per far scomparire le rughe della fronte e del contorno occhi (come la tossina botulinica Botox-Vistabex) con il ripristino dei volumi della giovinezza tramite sostanze "riempitive" (i cosiddetti “filler” riassorbibili) come l’acido jaluronico (ne sono disponibili di diversa densità). Ma, i "filler" otterranno un risultato migliore, ed una durata maggiore, se saranno preceduti da trattamenti esfolianti (i "peelings", e ve ne sono di diverso tipo) che servono sia a stimolare e preparare il derma per il successivo posizionamento del filler sia a migliorare la tessitura e l'aspetto della cute. L'iniezione intradermica di vitamine ed amminoacidi, e di fattori di crescita ed estratti placentari permetterà di ottenere un migliore risultato, e di prolungarlo nel tempo. Pure la carbossiterapia e la laserterapia devono essere considerate importanti metodiche in questo campo. Ed anche l'acido polilattico od il fosfato tricalcico (contenuti nei volumetrici "indiretti") sono ormai divenuti uno strumento strategico importante per ridare forma e volume a zigomi e guance scavate (se non si desidera l'intervento chirurgico di lipostruttura). Quello fin qui descritto nell'esempio, è il cosiddetto "Contour-Lift" non chirurgico, che rappresenta la strategia migliore per avere un aspetto riposato, per far apparire il paziente ringiovanito in modo naturale. Il trattamento può concludersi a questo punto, e richiedere solo piccoli richiami ogni sei mesi o quando ci vogliamo coccolare un pò, e senza dove ricorrere alla Chirurgia.
Ma (per chi lo desidera e ne abbia la necessità) questo tipo di trattamento rappresenta anche la preparazione migliore per un eventuale successivo intervento chirurgico, che può essere più importante come un Lifting Cervico-Facciale (se è necessario il riposizionamento dei tessuti profondi), o (se si ritiene sufficiente un trattamento "mini-invasivo") per un intervento più limitato come un MACS-lift od un minilifting con l'uso del "ribbon".
A volte, comunque, si ottiene molto di più con un riempimento delle rughe e dello zigomo, o con cicli di peelings e di iniezioni intradermiche di vitamine, che non con un lifting troppo tardivo. Ed è in questo senso che si può parlare, oltrechè di cura, di "prevenzione".
Si tratta di definire gli obiettivi realmente raggiungibili e di scegliere la tecnica meno invasiva.
Anche se ognuno di noi vuole piacere a se stesso e ha di se stesso un’immagine personale, è bene farsi consigliare per non cadere negli eccessi e nel ridicolo.
La chirurgia estetica migliore, è quella che non si vede. Le labbra a canotto, i nasi alla francese, le gote troppo pronunciate, alterano espressività del viso. E, alla stessa stregua anche sul corpo occorrono mani esperte per rapportare seni e glutei all’altezza della corporatura. E’ solo una questione di armonia.
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LA CHIRURGIA DELLA FELICITA’
L’industria della cosmetica ha raccolto dati nei quali risulta che gli uomini rappresentano da soli un terzo dei soggetti che comprano prodotti di bellezza e si rivolgono al chirurgo estetico. Il difetto corporeo vero o ingigantito ha portato il sesso debole o forte allo sconforto, sul lettino dello psicanalista e, più recentemente, agli specialisti in chirurgia plastica.
La richiesta di miglioramento è vasta e variegata: si va dalla malformazione, alla cicatrice, dal rimodellamento dei glutei a quello dei seni.
Sono sempre più numerose le persone che chiedono di intervenire su forme e dimensioni di naso, mento, torace, pancia o di effettuare blefaroplastica o lifting. Questo perché la conquista di un aspetto piacevole porta sicurezza e benessere e, una sorta di “rinascimento” abbinata al piacere di piacersi.
Il pubblico più esigente è sicuramente quello femminile ma, anche gli uomini ormai decidono sempre più spesso di sottoporsi ad interventi di chirurgia plastica per correggere definitivamente anomalie fisiche o dismorfie più o meno evidenti. Tra gli interventi più richiesti dal sesso forte, ci sono le blefaroplastiche, ossia l’eliminazione delle “borse e delle occhiaie” e , la liposuzione usata per togliersi la “pancetta”.
Questa è la dimostrazione che spesso anche quelle piccole imperfezioni che agli occhi degli altri appaiono impercettibili, possono diventare causa di disagio psicologico.
L’approccio alla chirurgia estetica non è mai facile, né per la donna né per l’uomo che chiedono di essere informati correttamente e rassicurati.
La serietà dello Specialista in Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica sta anche nell’interpretare le loro richieste senza dare false illusioni. Grazie all’aiuto della tecnologia informatica si possono effettuare studi particolareggiati e personalizzati per arrivare a definire il tipo di risultato il più possibile corrispondente alla richiesta del paziente. A volte si ottiene molto di più con un riempimento delle rughe e dello zigomo che non con un lifting troppo tardivo. Si tratta di definire gli obiettivi realmente raggiungibili e di scegliere la tecnica meno invasiva.
Anche se ognuno di noi vuole piacere a se stesso e ha di se stesso un’immagine personale, è bene farsi consigliare per non cadere negli eccessi e nel ridicolo.
La chirurgia estetica migliore, è quella che non si vede.
Le labbra a canotto, i nasi alla francese, le gote troppo pronunciate, alterano espressività del viso. E, alla stessa stregua anche sul corpo occorrono mani esperte per rapportare seni e glutei all’altezza della corporatura. E’ solo una questione di armonia.
OGGI TECNICHE MENO INVASIVE
Le frontiere della Chirurgia Plastica ed Estetica conoscono una nuova dimensione.
Metodiche e strumentazione hanno subito drastici cambiamenti a vantaggio della riuscita e dei tempi di recupero post operatori. Se vogliamo concentrare la nostra attenzione su quanto può determinare un miglioramento dell’aspetto del viso (che è la prima parte di noi che viene giudicata dagli altri), con l’obiettivo di fermare l’invecchiamento e resettare il nostro orologio biologico, possiamo notare che due sono gli aspetti da sottolineare.
Da un lato sono stati trovati nuovi risultati per metodiche già in uso, come la identificazione di cellule staminali mesenchimali adulte nel tessuto adiposo da trapiantare, perciò effettuare un lipofilling al volto può essere anche un modo per migliorare non solo il contorno, e cioè l’aspetto, ma anche un modo per posizionare fattori di crescita cellulare; oppure come l’uso della carbossiterapia cioè l’iniezione sottocutanea di anidride carbonica “medicale” che favorisce la liberazione dell’ossigeno dall’emoglobina e provoca una migliore ossigenazione dei tessuti ed un rinnovamento cellulare.
Dall’altro, si è evidenziato sempre più l’utilizzo di materiali nuovi per permettere il riposizionamento dei tessuti del volto che, con l’età, sono scivolati in basso. E’ questo il campo delle biotecnologie, che oggi forniscono materiali sempre più innovativi, e soprattutto innocui e riassorbibili, per permettere il ringiovanimento del volto attraverso tecniche chirurgiche “mini”, come il cosiddetto mini-lifting.
Diventano anche disponibili trattamenti non invasivi come la carbossiterapia che, associata a peelings di diverso tipo ed all’iniezione sottocutanea (intradermica), nel volto, di amminoacidi e vitamine, determina una sorta di lifting “dolce” del viso che trova la sua spiegazione nella associazione felice e mutuamente potenziante tra la attivazione dei fibroblasti (le cellule che danno “tono” alla nostra pelle) e la migliore ossigenazione dei tessuti ed il rinnovamento cellulare: ottenuti (la prima) da peelings aminoacidi e vitamine e (la seconda) dalla carbossiterapia.
Diciamo che oggi sono disponibili anche interventi chirurgici minimamente invasivi che possono ottenere buoni risultati. E’ di questi giorni la presentazione di un prodotto americano (denominato “ribbon”, cioè “nastro”), frutto delle moderne biotecnologie, che permette di ottenere un sollevamento dei tessuti del volto che sono “caduti” per colpa dell’età tramite minime incisioni. Va sottolineato che la procedura va comunque eseguita in una sala operatoria attrezzata di una Clinica o di una Day-Surgery, ma è una procedura che apre certamente nuovi capitoli nella storia del lifting del volto.
Per fare un esempio,.... se vogliamo affrontare il progetto di ringiovanimento di un distretto così importante come quello del volto (che è il nostro biglietto da visita) con metodiche meno invasive, possiamo associare una terapia iniettiva per far scomparire le rughe della fronte e del contorno occhi (come il Botox-Vistabex) con il ripristino dei volumi della giovinezza tramite sostanze "riempitive" (i cosiddetti “filler” riassorbibili) come l’acido jaluronico (ne sono disponibili di diversa densità). Ma, i "filler" otterranno un risultato migliore, ed una durata maggiore, se saranno preceduti da trattamenti esfolianti (i "peelings", e ve ne sono di diverso tipo) o dalla carbossiterapia (con la sua potente azione di stimolo sul microcircolo e sull'attivazione fibroblastica) che servono sia a stimolare e preparare il derma per il successivo posizionamento del filler sia a migliorare la tessitura e l'aspetto della cute. Anche l'iniezione intradermica di vitamine ed amminoacidi, e di fattori di crescita ed estratti placentari permetterà di ottenere, e di prolungare, il risultato. Quello fin qui descritto nell'esempio, è il cosiddetto "Contour-Lift" non chirurgico, che rappresenta la strategia migliore per avere un aspetto riposato, per far apparire il paziente ringiovanito in modo naturale. Il trattamento può concludersi a questo punto, e richiedere solo piccoli richiami ogni sei mesi o quando ci vogliamo coccolare un pò, e senza dove ricorrere alla Chirurgia. Ma (per chi lo desidera e ne abbia la necessità) questo tipo di trattamento rappresenta anche la preparazione migliore per un eventuale successivo intervento chirurgico, che può essere più importante come un Lifting Cervico-Facciale (se è necessario il riposizionamento dei tessuti profondi), o (se si ritiene sufficiente un trattamento "mini-invasivo") per un intervento più limitato come un MACS-lift od un minilifting con l'uso del "ribbon".